lunedì 28 luglio 2008

Il secondo colpo: Muntari

Acquistato a titolo definitivo dal Portsmouth, Ali Sulley Muntari. Il centrocampista, nato a Konongo in Ghana il 27 agosto 1984, ha firmato un contratto quadriennale.Muntari: dopo una anno di Premiership torna in Italia entrando dalla porta principale. Che sensazioni prova? "Prima di tutto vorrei ringraziare l'Inter che mi ha dato fiducia acquistandomi e permettendomi di tornare in Italia. Sono molto contento di lavorare per questa società".
Conosceva già Josè Mourinho visto che vi siete affrontati in Inghilterra? "Sì, ho affrontato una volta una sua squadra e ho visto come giocava. Ho perso 1-0 e il Chelsea giocava molto bene, quindi sono contento di essere qui a lavorare per lui".
Quanto l'ha maturata la stagione trascorsa in Premiership?
"Tanto. Lì si gioca un calcio differente da quello italiano. Sono maturato come calciatore e come uomo". Questo significa che ha promesso a Mourinho di prendere qualche ammonizione in meno? "Quando ero a Udine ero molto giovane e non ero ancora esperto, per questo motivo ho preso qualche cartellino di troppo. Ma non sono uno stupido e ora sono cresciuto e maturato. Ora so come gestire le situazioni in campo. Il tecnico non avrà nessun problema".
Sembra molto felice di essere arrivato all'Inter, era un suo sogno che si è realizzato? "Sì, era un mio sogno giocare in una grande squadra. Quando è arrivata l'Inter non ci ho pensato neppure un secondo. Desideravo indossare questa maglia, la maglia di un grande club. Voglio aiutare questo gruppo a centrare gli obiettivi che sono alla sua portata".In quale posizione del centrocampo preferisce giocare? "Sono un centrocampista, decide il tecnico dove utilizzarmi. Sono pronto a fare di tutto per aiutare la squadra. In ogni caso l'allenatore mi ha visto giocare e il mio ruolo dipenderà da lui. Ci sono tanti bravi centrocampisti all'Inter, sono qui per fare ciò che mi chiede il tecnico e per dare il mio contributo".
Come si aspetta l'impatto con una grande squadra nella quale è possibile che non venga sempre utilizzato? "Come ho detto prima, so che l'Inter è una grande squadra e il mio sogno era arrivare in un club di questo genere. Non pretendo di giocare sempre perchè so che in rosa ci sono altri grandi centrocampisti".
Pensa già al giorno nel quale affronterà l'Udinese, sua ex squadra in Italia? "Sono molto contento di aver giocato a Udine, mi hanno aiutato molto sia la società che la gente friulana. Adesso sono un giocatore dell'Inter e questa squadra è già nel mio cuore, qualunque squadra affronterò desidero giocare e vincere per l'Inter. Non posso guardare le squadre nelle quali ho giocato e nelle quali possiedo amici e fratelli".
Quanto siete simili lei ed Essien? "Siamo amici, quasi fratelli, abbiamo entrambi il colore della pelle uguale. Lui è un giocatore forte e ha lavorato tanto con Mourinho, io ho le mie caratteristiche e il tecnico le conosce. Sono contento di essere qui e di poter lavorare con lui. Io ed Essien abbiamo caratteristiche diverse. Lui ha un buon destro? Io ho il sinistro... Essien è molto forte e non posso certo dire di essere migliore. Sarà il campo a dire quanto potrò essere importante per l'Inter. Penso solo ad aiutare la mia squadra, non a essere più o meno bravo di altri giocatori".
Quale squadra metterà più in difficoltà l'Inter nella prossima stagione? "Nessuna. In Italia sono tutti bravi, noi abbiamo la nostra squadra e sono in tanti ad aver paura dell'Inter. Io non temo altre squadre. Sono qui per vincere".

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