martedì 15 luglio 2008

Finalmente il primo colpo: Mancini

Amantino Mancini è il primo colpo della nuova Inter di Mourinho. L'esterno, è stato pagato 13 milioni di euro. Il brasiliano, nato a Belo Horizonte in Brasile il 1 agosto 1980, è stato acquistato a titolo definitivo dall'U.S. Roma e questa mattina, con reciproca soddisfazione, ha firmato un contratto che lo legherà al club nerazzurro sino al 30 giugno 2012:
Amantino Mancini: è il primo acquisto dell'Inter di Mourinho, che sensazioni prova? "Le impressioni sono state sicuramente positive, ho conosciuto il tecnico ora e mi sembra molto simpatico e tranquillo. Speriamo insieme di poter fare un lavoro importante all'Inter, che ci consenta di poter vincere qualche trofeo molto importante".
Arriva dalla Roma e ha sempre visto l'Inter dall'esterno: i nerazzurri sono davvero così forti? "Negli ultimi anni l'Inter ha dimostrato di essere una squadra forte. Ha vinto due scudetti consecutivi ed è normale che metta un po' paura a tutti. Ci sono giocatori di grande qualità ed è arrivato anche un grande tecnico che conosce bene il calcio e che darà il suo contributo per fare in modo che la squadra sia ancora più forte".
Ci può dire come e quando si è guastato il rapporto con la Roma? "Se devo dire la verità non mi occupo di queste cose. C'è il mio procuratore che pensa a queste vicende. Posso dire che mi ha fatto molto piacere quando l'Inter mi ha cercato e mi ha voluto, si tratta di una grandissima società con una grandissima squadra vincente. Tutte le altre domande dovete farle al mio procuratore".
Quando è arrivato in Italia al Venezia è stato schierato laterale in difesa, alla Roma ha fatto benissimo da esterno offensivo e da attaccante. Ci spiega come mai? "Tutto quello che è successo al Venezia per me è stato molto positivo, ho imparato tante cose giocando in serie B che è un campionato diverso e difficile. Non ho nulla da rimpiangere di Venezia, per me è stata un'esperienza molto importante al mio arrivo dal Brasile.Faceva solo un po' freddo: arrivavo dai 40 gradi ai meno sei, però sono stato bene lo stesso. Il ruolo nel quale ho giocato è stata una scelta del tecnico che ho sempre rispettato, ho sempre fatto il mio dovere. Nella vita devi imparare a crescere come uomo e come atleta".
Nell'Inter di Mourinho pare che ci sarà molto gioco sulle fasce e Amantino Mancini è uno dei giocatori scelti per fare questo tipo di lavoro. È una responsabilità in più? "Sì, mia e dei miei compagni. Però il fatto che al tecnico piaccia sfruttare le fasce è una cosa a me favorevole perché a me piace giocare sulle corsie esterne. Ma faccio anche altre cose e, in assoluto, voglio sempre dare il contributo all'Inter".
All'Inter troverà alcuni suoi connazionali come Adriano, Julio Cesar, Maicon e Maxwell: sono i brasiliani a diventare sempre più italiani o viceversa? "Un po' tutte e due le cose. In questi ultimi anni in Italia sono arrivati tanti brasiliani e a me fa piacere trovare all'Inter altri miei connazionali. Ma la rosa nerazzurra è composta da giocatori bravi e da tanti altri sudamericani, sarà sicuramente facile ambientarsi anche perché sono da cinque anni in Italia".Alla Roma ha vinto una Supercoppa e due Tim Cup, che cosa sogna di vincere con l'Inter? "Per prima cosa desidero fare un buon lavoro, poi è chiaro che mi auguro di vincere qualcosa di importante. Mi piacerebbe che l'Inter vincesse ancora lo scudetto e poi avremo la Champions League e non sarebbe male vincerla. Lavoreremo per i nostri obiettivi e per fare bene".
Che cosa prova ad essere allenato da un grande tecnico come Mourinho e a giocare insieme a un grande campione come Luis Figo? "Mi fa molto piacere avere la possibilità di poter lavorare con un grande tecnico come Mourinho, sono molto contento di giocare in una squadra come l'Inter dove avrò parecchie responsabilità. Speriamo di riuscire a fare bene. Per quanto riguarda Figo, lui è un grande giocatore che ha militato in grandi squadre come Real Madris e Barcellona, mi fa molto piacere essere suo compagno".
All'Inter troverà Adriano... "Lui è con noi, è un giocatore importante che ha avuto problemi in passato che ha superato. In Brasile ha fatto molto bene ed è stato capo cannoniere del San Paolo in campionato, è un giocatore di grande qualità. Sarà sicuramente molto importante per la nostra squadra".
Come mai negli ultimi mesi alla Roma è sembrato un po' in difficoltà? "A metà anno, contro il Real Madrid, ho subito un infortunio al collo del piede e sono dovuto rimanere fermo una ventina di giorni. Ho perso un po' il ritmo di gioco perché non ho potuto allenarmi per quel periodo. In ogni caso sono riuscito a fare comunque 13 gol nonostante la stagione sia andata così così. A Roma, comunque, sono stato benissimo, vorrei cogliere l'occasioni per ringraziare la società, i tifosi e tutti romani. Sono stato benissimo in cinque anni per me importanti nei quali ho dato il mio contributo. Anche in questa faccenda del mio trasferimento all'Inter entrambe le società sono state molto intelligenti a concludere questa vicenda con molta serenità e professionalità".
La prima partita ufficiale sarà proprio contro la Roma in Supercoppa Tim... "Sarà una bella partita e importante. Speriamo di fare bene e vincere, vogliamo la Supercoppa a Milano".
L'Inter è la squadra alla quale ha segnato più gol... "Quando ero alla Roma, l'Inter mi portava bene. Ora speriamo che mi porti ancora meglio".
Mourinho parla della Champions League come della competizione dei dettagli, secondo lei quali saranno i più importanti per conquistarla? "Giochiamo tutte competizioni importanti, punteremo su tutte. È chiaro che vincere la Champions League sarebbe il massimo perché è una competizione importante, sarà importante fare il nostro lavoro e poi le cose verranno automaticamente".
C'è stato un momento nel quale ha avuto paura di non arrivare più a Milano? "Delle trattative dovete parlare con il mio procuratore".
La passata stagione da Roma si parlava spesso dei presunti aiutini arbitrali all'Inter... "Ora sono dell'Inter e Roma è passata. Penso solo alla stagione che sta per cominciare".

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