Si è ascoltato anche domenica, nel secondo tempo di Inter-Torino: "Peppino Prisco facci un gol". Capita spesso, capiterà sempre. È il giusto riconoscimento di un amore che non ha mai tradito, probabilmente neppure quell'attimo prima di, durante il quale - così disse - avrebbe voluto cambiare maglia, ma solo per togliere un tifoso all'avversario.
Quanto ci manca, ascoltando il calcio parlato di oggi, l'ironia intelligente e sottile di un avvocato, di un alpino astemio, di un interista cronico, di un dirigente capace, del tifoso dei tifosi. Sono passati già sei anni da quella mattina del 12 dicembre 2001 nella quale è andato via in contropiede, al capolinea di una notte e dei festeggiamenti per il suo ottantesimo compleanno.
Giuseppe Prisco, nato a Milano il 10 dicembre 1921, di origini napoletane.
Interista dichiarato dal 1929, domenica di un derby (vinto) sul campo di via Goldoni.
I suoi amori: l'Inter, gli Alpini, l'avversario del Milan, l'avversario della Juve.
Ha vinto: 10 scudetti, 4 coppe italia, 3 supercoppe italiane, 2 coppe dei campioni, 2 coppe intercontinentali, 3 coppe uefa.
mercoledì 12 dicembre 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento