La nuova domenica di sangue del nostro calcio comincia poco dopo le 9 del mattino, nel piazzale dell'autogrill di Badia al Pino, lungo l'A1. Una rissa (forse solo un acceso battibecco) tra un piccolo gruppo di tifosi laziali, diretti in macchina verso Milano per Inter-Lazio, e un manipolo di juventini, in viaggio su un'altra auto verso Parma, innesca l'intervento di una pattuglia della polizia stradale. Un agente spara un colpo, forse due, dalla parte opposta della carreggiata. Gabriele Sandri, 28 anni, tifoso biancoceleste, noto dj di locali romani e titolare di un negozio d'abbigliamento, amico di Lorenzo De Silvestri, difensore della Lazio, viene colpito al collo mentre dorme sul sedile posteriore di una Renault Megane. La macchina, che nel frattempo è ripartita, si muove verso Arezzo con il giovane agonizzante a bordo. Al casello si ferma per chiedere l'intervento del 118. Ma è troppo tardi.
LE PRIME REAZIONI
"Una tragedia assurda, un tragico errore", dichiara il questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe. Diversa l'opinione dei legali del ragazzo, che parlano di "omicidio volontario". Sul posto, gli inquirenti si mettono al lavoro per cercare di fare piena luce sull'accaduto. Tra i primi a essere interrogati, c'è l'agente che ha sparato: 30 anni, da molti in servizio, le sue dichiarazioni restano top secret. A Badia al Pino, nel frattempo, arrivano anche i familiari di Grabriele: "Ce lo hanno ammazzato, ripetono all'infinito". Il padre viene soccorso per un malore.
CALCIO NEL CAOS
La notizia della morte del tifoso fa subito il giro d'Italia. I vertici calcistici e i dirigenti del Viminale si riuniscono. Dopo un lungo tira e molla decidono di sospendere Inter-Lazio e di far cominciare le altre partite di A con 10 minuti di ritardo. Squadre in campo con il lutto al braccio. Ma i tifosi di mezza Italia sono già in sommossa, scatenati contro le forze dell'ordine ("assassini, assassini"), con conseguenti incidenti in vari stadi. Atalanta-Milan viene interrotta dopo pochi minuti dall'inizio per motivi di ordine pubblico: gli ultrà atalantini stavano per invadere il campo, dopo aver sfondato un pezzo di recinzione. Stessa cosa in Puglia per Taranto-Massese di C1. A Milano, tifosi interisti e laziali formano insieme un corteo e percorrono le strade vicino allo stadio. Davanti a un commissariato parte una sassaiola. In quasi tutti gli stadi, insulti alla polizia e lunghi momenti di tensione.Da qui la decisione del Viminale di rinviare anche il posticipo dell'Olimpico tra Roma e Cagliari. In serata previsto un vertice con Lega e Figc per decidere il da farsi. Prima decisione: trasferte vietate per tutta la stagione. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha anche convocato una riunione speciale per domani alle 17 a Roma.
LE DECISIONI
I vertici si susseguono. Da una parima riunione al Viminale, la sera della domenica, emerge la decisione - non ancora ufficiale - di abolire le trasferte dei tifosi a tempo indeterminato. Oggi ci sarà una sorta di riunione permanente per capire quale deve essere la strada da percorrere nell'immediato futuro.
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